Sila3Vette: i risultati di cinque giorni di avventura
Cinque giorni di spettacolo, cinque giorni di avventura e di sfida con se stessi, perché la Sila3Vette è molto di più di un evento sportivo. E’ un viaggio nella Sila, nei suoi angoli più nascosti e al contempo affascinanti, affrontandola nelle condizioni più impervie. Anche l’edizione 2023 è andata in porto attraverso i suoi 5 percorsi, ma al di là delle classifiche finali va detto che tutti sono stati alla fine vincitori, portando a termine la gara in condizioni difficili, tanto è vero che nessuno è riuscito a completare il percorso “Aria”, la 260 km che toccava entrambi gli estremi della Sila, quello cosentino e quello catanzarese. I più vicini sono stati Marco Barilli e Giovanni Bracotto, costretti a mollare ad appena 40 km dalla conclusione di Camigliatello Silano.
Nella 140 km prima posizione per Ivano Tomassetti che ha impiegato 21 ore e 30 minuti per completare la prova arrivando con una mezz’ora di vantaggio su Francesco Tamburri. Nella 80 km successo per Michele Petrone che in sella alla sua Fat Bike ha chiuso in 19 ore arrivando appena due minuti prima di Martin Sudars, lettone in gara nella corsa a piedi. Terzo Davide Meringolo con 1h20’ di ritardo. Unica donna al traguardo Giorgia Parente, in 26h31’.
La 40 km ha visto prevalere Giuseppe Morena e Antonello Semeraro, il primo nella corsa a piedi e il secondo con gli sci da fondo, entrambi arrivati dopo 10h40’, terzo un altro fondista, Carmine Salera in 11h57’. A Lucia Palmisano la gara femminile in 12h15’, davanti a Teresa Gigliotti in 12h55’ e a Lucia Panzieri in 14h49’, tutte impegnate nella corsa a piedi. Tanti i partecipanti su questa distanza come sulla 21 km, dove l’ha spuntata Nicola Caiati in 4h55’ davanti a Giuseppe Sblendorio e a Michele Spadone entrambi a 3’. Quarta assoluta e prima fra le donne Maria Giuseppina Mennoni in 5h19’, alle sue spalle Daniela Santoro a 38’ e Sara Rizzo a 57’.
Anche questa edizione della Sila3Vette passa in archivio e proprio il grande numero di partecipanti, unito al loro entusiasmo e a tanti momenti di convivialità e passione vissuti nel corso delle 5 giornate di gara sono il miglior indice del successo della corsa, pronta ad affrontare il suo futuro come evento di riferimento per tutti i raid invernali internazionali, magari trovando ulteriore sostegno all’impegno di Giuseppe Guzzo e Mara Carchidi, unici ideatori della Sila3Vette. Ma ci sarà tempo e modo per ragionare sul prosieguo di questa grande storia sportiva e culturale.
Fonte Gentili